Segreto professionale e segreto d’ufficio

Circ. n. 175                            Saronno, 9 gennaio 2017

Ai Docenti
Al Personale ATA

OGGETTO: Segreto professionale e segreto d’ufficio
Con riferimento alla materia di cui all’oggetto si ritiene opportuno richiamare l’attenzione sugli obblighi professionali ad essa correlati.
Il rapporto di lavoro del pubblico dipendente è un rapporto fiduciario, regolato da una serie di obblighi normativamente definiti. Tra i precitati obblighi rientrano il SEGRETO PROFESSIONALE ed il SEGRETO D’UFFICIO.
SEGRETO PROFESSIONALE
Il segreto professionale è l’obbligo di non rivelare le informazioni aventi natura di segreto, apprese all’interno del rapporto fiduciario. Esso ha un fondamento:
– etico legato al rispetto della persona;
– deontologico sancito come norma di comportamento professionale nel Codice al Capo III Titolo III, che ha un forte richiamo all’obbligo di riservatezza;
– giuridico sancito dall’art. 622 del c.p., dalla Legge 675/96 sulla privacy e dalla Legge 3 aprile 2001 n. 119.
SEGRETO D’UFFICIO
Il segreto d’ufficio è disciplinato dall’’art. 28 della L. 241/90 che prevede che l’impiegato debba mantenere il segreto d’ufficio: egli non può fornire a chi non ne abbia diritto informazioni riguardanti provvedimenti ed operazioni amministrative, in corso o concluse o notizie di cui sia venuto a conoscenza a causa delle sue funzioni.
Ai sensi dell’art 494, lettera b del Decreto Leg.vo 297/94, la violazione del segreto d’ufficio inerente ad atti o attività non soggette a pubblicità, comporta, per il personale docente, l’irrogazione della sanzione disciplinare della sospensione dal servizio fino ad un mese.
Per quanto attiene al Personale ATA, la materia è regolata dagli artt. 92 e 93 del CCNL /2007.
L’ART.92- OBBLIGHI DEL DIPENDENTE, alla lettera c espressamente statuisce che il personale ATA ha l’obbligo di ” rispettare il segreto d’ufficio nei casi e nei modi previsti dalle norme vigenti”.
Il mancato rispetto di tale obbligo comporta l’irrogazione delle sanzioni previste dall’art 93 che, in ragione della gravità del comportamento, oscillano dal rimprovero verbale alla sospensione dal servizio con privazione della retribuzione fino a dieci giorni.
Si invita, pertanto, tutto il Personale al rispetto rigoroso degli obblighi sopra richiamati.

Il Dirigente Scolastico
Ing. Elena Maria D’Ambrosio